La legge degli sguardi consiste nel mettere una nuova carta nella direzione dello sguardo di un personaggio se non c’è già una carta in quella posizione.
In passato nessuno aveva mai utilizzato un tale principio e pertanto esistevano numerosi metodi di lettura del Tarocco.
In tutti questi metodi i tarologi utilizzavano solo gli archetipi e le loro intuizioni.
Camoin, ha raccontato che quando era adolescente, guardava le persone che leggevano le carte, interpretarle tutte separatamente.
Lui però vedeva dei personaggi nelle carte, che guardavano in direzioni in cui nessuno metteva altre carte e lo trovava senza senso.
Se ad esempio, c’era il IIII o il VII che guardavano in una direzione dove non c’era niente, lui voleva sapere che cosa guardavano, a cosa pensavano, quali erano i loro interessi ecc.
Per quanto strano possa sembrare, nessun studioso di Tarocchi aveva fatto riferimento a codici perfezionati.
Ma per quale ragione?
Dato che esistevano numerosissimi giochi di Tarocchi antichi, dal tarocco marsigliese a quello italiano o tedesco, osservando gli sguardi dei personaggi di quelle carte ci si accorgeva che non erano mai gli stessi.
Gli studiosi ne hanno quindi dedotto che la direzione degli sguardi non aveva alcun significato particolare.
Questa credenza che gli sguardi non hanno nessun significato, si è diffusa a tal punto, che tutti i tarocchi che sono stati creati nel XX secolo, hanno gli sguardi in direzioni diverse a seconda del loro creatore.
E ne sono stati creati a centinaia!
Alcuni studiosi avevano comunque pensato che nel tarocco di Marsiglia, la parte sinistra della carta poteva rappresentare il passato e la parte destra il futuro.
La loro spiegazione era che in occidente si scriveva da sinistra verso destra e si basavano su alcuni insegnamenti che oppongono nel corpo umano il lato sinistro al lato destro.
Ma non avevano mai pensato a ciò che i personaggi potevano guardare al di fuori della propria cornice.
Ossia il loro interesse o le loro preoccupazioni.
Tra questa diversità di stili e di direzioni degli sguardi, il Tarocco di Marsiglia, si distingue chiaramente.
La stessa direzione degli sguardi dei personaggi negli arcani, è stata mantenuta nel corso dei secoli.
In realtà, le chiavi di un insegnamento esoterico, che tutti gli iniziati hanno cercato per secoli, si trovano nel tarocco di Marsiglia….
…..e gli sguardi hanno un significato molto importante.
L’importanza degli sguardi non è mai saltata all’occhio degli studiosi di tarocchi perché, secondo Camoin, hanno sempre considerato le 22 carte degli arcani maggiori, separatamente le une dalle altre.
Se guardiamo il diagramma 3X7 vediamo in modo evidente che gli sguardi escono dalla cornice…per questo motivo Camoin ha creato la legge degli sguardi.
- Il Papa e il conduttore del Carro che guardano tutte e due verso l’angelo dell’Amoureux e questo conferisce dei significati inediti.
- L’angelo di Temperanza che guarda verso gli esseri umani che soffrono in basso all’arcano XIII.
- L’eremita guarda in direzione della bilancia della Giustizia, rivelando anche un codice egizio che mette in scena il dio Toth e la dea Maat.
- La stella che s’inginocchia davanti al nome di dio presente nella carta della Maison Dieu.
In conclusione, la legge degli sguardi dice che bisogna sempre guardare in quale direzione si dirige lo sguardo di un personaggio.
Lo scopo è quello di trarne delle informazioni sulla persona e contemporaneamente sull’archetipo che questo personaggio rappresenta.